Storie di galleria. Viaggio in Italia, da San Paolo a Vigliano Biellese, la strategia espositiva di Mendes Wood DM a Villa Era

Apparati effimeri e archivi ribelli, le ricerche radicali di artisti distanti nello spazio e nel tempo. Una villa neoclassica in campagna diventa lo scenario sontuoso per le mostre in Italia della galleria brasiliana, con sedi a New York e Bruxelles 

La dolce campagna italiana diventa meta di una galleria internazionale come Mendes Wood DM.

Una sontuosa dimora neoclassica, Villa Era, a Vigliano Biellese, è il nuovo scenario in cui si muove la galleria brasiliana, già ben rodata su format espositivi inusuali.

Fondata a San Paolo, in Brasile nel 2010, da Felipe Dmab, Matthew Wood e Pedro Mendes, ha sedi a New York e Bruxelles dal 2017, ed è nota da sempre, oltre all'impegno politico, anche per scegliere luoghi fuori dalle rotte dell’arte, ben distanti dall'estetica asettica del white cube.

Oltre alla programmazione a Villa Era, infatti, la galleria ha in corso una mostra in un capolavoro di architettura minimalista come la casa in ferro e vetro immersa nel verde a Ossining, nello Stato di New York, firmata dell'architetto Gerald Luss; e ha appena acquistato una vecchia fattoria dell’Ottocento nell’Upstate New York.

«Siamo da sempre interessati all’Italia», racconta Ermanno Rivetti, direttore di Mendes Wood DM e proprietario di Villa Era, omonimo del bisnonno, industriale tessile, che l'acquistava nel 1935. «La galleria ha infatti partecipato ad Artissima per oltre 5 anni e ha lavorato con istituzioni italiane. Hangar Bicocca, ad esempio, ha ospitato artisti come Kishio Suga e Neïl Beloufa. E ha un grande amore per questo paese, perché alcuni dei suoi fondatori sono di discendenza italiana, ma non solo. Da quattro anni abbiamo puntato su Bruxelles, perché il Belgio ospita collezionisti sofisticatissimi. Ma anche in Italia, soprattutto nella fascia tra Torino e Venezia, esiste un collezionismo di lungo corso, attento e sensibile. Per questo cercavamo una sede a Milano ben prima della pandemia. Per fortuna, direi, non l’abbiamo trovato. Sarebbe stato complesso gestire una sede vuota per mesi. Ma avendo a disposizione questa casa di famiglia, si è aperta una strada a Biella».

Il pubblico dell'arte ha sempre meno desiderio di passare il suo tempo nelle grandi città. Per questo anche altre gallerie si muovono in luoghi di villeggiatura di lunga tradizione, dagli Hamptons a Palm Beach. Ma Mendes Wood DM punta qui su un luogo inaspettato di bellezza sorprendente e ben raggiungibile, come è Villa Era, a un’ora da Milano, a una da Torino, a due da Ginevra, a quattro da Zurigo e a un’ora di volo da Parigi.

«Se proponi un pomeriggio in campagna, piuttosto che in galleria, anche persone molto impegnate, possono accettare più volentieri. La provincia  sorprende, anche per questo».

Il suo scenario sospeso oggi accoglie artisti radicali di origini e contesti lontani

Ospita la mostra Grand Entrance di Matthew Lutz-Kinoy a piano terra. Gigantesche tele site specific dell’artista parigino di origine americana, ispirate agli scenari effimeri delle feste rinascimentali dei Medici, dialogano come quinte prospettiche con l’architettura di Villa Era.

Al primo piano della villa, invece, cinque artiste, italiane e brasiliane, sollevano temi di genere nella mostra Rebel Archives, a cura di Sofia Gotti.

Otto sale accolgono arazzi, disegni, ceramiche, collage e fotografi. Sfilano opere di Anna Bella Geiger (Rio de Janeiro, 1933), pioniera della videoarte in Brasile; Rosana Paulino (San Paolo, 1967) militante sul tema dei conflitti razziali in Brasile; ma anche l’italiana Mirella Bentivoglio (1922-2017), artista e critica, con la sua ricerca verbo-visuale che sconfina nella scultura (di cui abbiamo raccontato la storia in questo video); Nedda Guidi (1927-2015) con la ceramica come unità di misura dello spazio; e Clemen Parrocchetti (1923-2016) che partecipa al femminismo in Italia con arazzi, ricami e complessi assemblaggi scultorei.

Villa Era, Vigliano Biellese, Matthew Lutz-Kinoy, Grand Entrance. Courtesy of the artist and Mendes Wood DM. Photo Nicola Gnesi.

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