La voce dei nuovi formati. L'alba di un nuovo mito, la cryptoarte fa capolino in galleria, con Reasoned Art di Giulio Bozzo

Cryptoarte, NFT (non-fungible token), tecnologia blockchain. Sono termini ormai nel vocabolario corrente, che stanno appropriandosi e in parte riscrivendo i rituali del sistema dell'arte, dalla vendita alla diffusione delle opere.

Il mercato, si sa, è sempre a caccia dell’ultimo oggetto speculativo. E gli NFT rappresentano anche questo, con regole, territori propri e nuove frontiere da conquistare. In fondo il mondo degli NFT ci ha abituato a parlare di numeri – tutti ricordano il record di Beeple di oltre 69milioni di dollari da Christie’s l'11 marzo 2021. Ma sarebbe riduttivo liquidarlo così. 

Lo conferma anche la Power 100 di Art Review che incorona il tema. Lo mette in vetta alla sua classifica 2021 dei potenti dell'arte.

Là dove fino a qualche anno fa torreggiavano galleristi come Larry Gagosian o David Zwirner,  spadroneggia una sigla anonima, ERC-721, un tipo di token creato per la rete Ethereum, un sistema che sembrerebbe in antitesi a quello tradizionale, con una nuova generazione di artisti e di collezionisti arrembanti.

A raccontarlo, svelandocene potenzialità e fragilità, è un insider come Giulio Bozzo, nato nel 1997, laureato in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Genova e laureando al corso di Arte, valorizzazione e mercato dello IULM di Milano. È fondatore di Reasoned Art, galleria di criptoarte, la prima in Italia, concepita in tempi non sospetti, già nel 2019, che ha iniziato a operare a giugno 2021.

Ad oggi la galleria conta ventidue artisti. La sua sfida è quella d'integrare le logiche di questo mondo con quelle tradizionali, in sinergia tra rete e mostre fisiche, pubblicazioni editoriali e approfondimenti di critica d’arte, scarto valoriale che permetterebbe a un artista e alle sue opere di lasciare il segno nella storia dell'arte. 

Giulio Bozzo

 

Cosa è necessario chiarire a suo parere del sistema della cryptoarte? Quando un artista diventa influente e perché?
Potrebbe sintetizzare le linee guida della sua iniziativa, Reasoned Art? Perché definirla una galleria e non un market place?
Definirebbe la cryptoarte un sistema separato rispetto a quello tradizionale? Se esistono tangenze, quali sono?

Un'opera di Ouchhh realizzata nel Metaverso per Reasoned Art. Un ritratto di Giulio Bozzo, il fondatore della galleria.

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