Franco Vaccari (1936) torna in galleria con la sua prima personale, dopo aver partecipato a diverse collettive. La mostra, che ci avvolge in un buio profondo, nasce dall'interesse dell'artista rivolto alla dimensione del sogno. A partire dai primi anni Ottanta, infatti, Vaccari inizia ad annotare e a rappresentare su un quaderno i sogni fatti durante la notte. Alcune di queste pagine fotografate sono raccolte nella prima sala della galleria, lasciata per l'occasione volutamente al buio, fino a un'improvvisa apparizione. Illuminate dall'alto solo quando un sensore rileva la nostra presenza a breve distanza. La seconda sala ospita, invece, un'installazione video in cui protagonista è un asteroide interstellare scoperto nel 2017. Tutta la sua sontuosa e irreale lentezza, ci mostra un'immagine del mondo reale che appare ai nostri occhi come un frammento di sogno.