Via del Paradiso 41
00186 Roma RM
Italia
Fabio Sargentini (Roma, 1931), o il mecenate povero come lo definì il compositore Giacinto Sclesi, può certamente dirsi uno dei più importanti galleristi italiani. Ha scritto la storia delle gallerie e insieme dell'arte quando nel 1968 lasciò la galleria l'Attico fondata col padre nel 1957 (in Piazza di Spagna), per trasferirsi in via Beccaria, portando l'arte in garage. La svolta è avvenuta in seguito all'incontro con Pino Pascali e alla sua personale del 1966. Il mare di Pascali costringeva il pubblico ai margini della stanza della galleria, suggerendo a Sargentini l'inadeguatezza dello spazio aristocratico borghese delle gallerie tradizionali per l'arte contemporanea.
La galleria è per Sargentini una palestra per la mente, in cui le energie si possono liberare e dove il rapporto con l'opera si fa vivo e dinamico, non più contemplativo. Grazie a questa consapevolezza, Sargentini ha lavorato, tra i tanti, con Jannis Kounellis, Simon Forti, Gino De Dominicis, Emilio Prini, Jean Tinguely, Gilbert & George.
Il garage di via Beccaria sarà simbolicamente abbandonato nel 1976 allagandolo con 50mila litri di acqua, compiendo Sargentini un vero e proprio gesto d'artista.
Già dal 1972 però Sargentini era tornato allo spazio espositivo tradizionale, dai soffitti affrescati e i pavimenti marmorei, scegliendo via del Paradiso, dove tutt'oggi la galleria, dopo più di sessant'anni di attività, prosegue la sua ricerca.