Artists
Acqua, inchiostro, gesso, grafite, nylon. Sono alcuni degli elementi usati da Mario Airò per dare forma ai suoi ultimi lavori ospitati per l’occasione da Tucci Russo Chambres d'Art.
Come un monaco buddhista in meditazione, li realizza con procedimenti lenti. Con la tecnica del frottage, ad esempio, delinea lentamente a segni di grafite il profilo di uno scoglio per poi immergerlo parzialmente nell’acqua a rappresentare il confine tra terra e mare.
Classe 1961, l’artista che ha studiato all’Accademia di Brera con Luciano Fabro (1936-2007) e che lavora con immagini, testi, suoni e luci, presenta un gruppo di sette opere.