Una serie di ceramiche e oli su tela di medie e di grandi dimensioni di Monika Stricker, artista tedesca, nata nel 1978 e di base a Bruxelles
Queste opere sono realizzate per la sua prima personale in Italia.
I dipinti rappresentano un nuovo campo di ricerca dell’artista, che dopo alcuni anni in cui si è dedicata a dipingere uomini senza volto a gambe aperte che esibiscono in primo piano la propria anatomia privata di pene, presenta soggetti nuovi, tutti originati dal rapporto con le personali ansie ma anche dalla fascinazione verso gli stessi.
Figure indefinite che perdono ogni riferimento, primati nell’atto di allattare, cani, piedi sono un pretesto per parlare di relazioni intime, della condizione esistenziale dell’essere umano.
Nelle ceramiche smaltate, invece, l’artista insiste sull’evocazione dell’inguine maschile con un accentuato polimorfismo e smaltature dai colori innaturali.