Un omaggio in chiave contemporanea al poema di Lucrezio, pubblicato per la prima volta a Brescia 550 anni fa.
In occasione dell'anno che vede Brescia Capitale della Cultura, la galleria ha invitato gli artisti a presentare lavori che avessero come focus gli elementi naturali. Sono opere che attraversano media differenti, come vuole la tradizione dell'officina.
Josè Manuel Ballester (Madrid, 1960) fotografo degli spazi del silenzio, vincitore del Premio Nazionale della Fotografia in Spagna nel 2010;
Chila Burman (Bootle, GB, 1957) artista che ha stravolto l’intera facciata della Tate Britain di Londra nel 2020;
E.T. De Paris (Belluno, 1960) bio-artista che esplora le contraddizioni della genetica contemporanea (più volte presente in Biennale Venezia);
Antonio Riello (Marostica, 1958) pittore eclettico affascinato dall'ambiguità che circola nella società occidentale e italiana;
Andrea Salvatori (Faenza, 1975) maestro nell’arte della ceramica, plurimo vincitore del Premio Faenza;
Aiko Tezuka (Tokyo, 1976), artista tessile giapponese per la prima volta in galleria.