La personale dedicata a Giuseppe Stampone (1974), artista che spazia dalle installazioni ai disegni realizzati con la penna Bic, si divide in tre momenti. Al centro della sala tre tavole realizzate a inchiostro reinterpretano le opere di grandi artisti del passato, il Cristo deriso di Beato Angelico, Il ratto di Europa di Rembrandt e L’atelier del pittore di Gustave Courbet. Segue un nuovo lavoro del ciclo Architecture of Intelligence, incentrato sulla funzione pedagogica dell'arte, realizzato insieme all'artista Jota Castro (1965). Infine una grande mappa concettuale, frutto della collaborazione di diversi artisti, tra cui Ugo La Pietra, Loredana Longo e Alfredo Pirri, che sono stati chiamati ad apporre un segno tratto dalla propria poetica.