Storie di galleria. Arte e politica. 50 anni dopo, nelle parole di Nicola Pellegrini si riaccende la lotta di classe di Enzo Mari

Per chi guarda oltre le distinzioni futili tra artisti e designer, 'Falce e Martello' di Enzo Mari (1932-2020), scomparso pochi giorni dopo la grande retrospettiva in Triennale curata da Hans Ulrich Obrist, si tiene alla Galleria Milano ed è una ricostruzione storica di una mostra a quasi 50 anni dalla sua inaugurazione, proprio lì dove era stata realizzata, nelle medesime sale, con le medesime opere.

Testimonia di una galleria come quella di Carla Pellegrini che andava ben oltre un rapporto mercantile con gli artisti e le loro opere. Tra gli episodi più militanti del lavoro di Mari, rievoca un periodo storico e una socialità lontana, con le immagini dell'inaugurazione, il 9 aprile del 1973, quando la mostra accendeva un dibattito tra artisti e intellettuali oggi impensabile in galleria.

La voce è quella di Nicola Pellegrini, gallerista e artista di lungo corso con il duo Mocellin e Pellegrini, figlio di Carla Pellegrini, anima della Galleria Milano mancata lo scorso anno. 

Come nasceva l'idea di una mostra così militante in una galleria e cosa conteneva?
Perché ricostruire questa mostra oggi e quale rapporto testimonia tra Enzo Mari e la Galleria Milano?
Com'era stata accolta la mostra e cos'era accaduto alla sua inaugurazione?

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