L'astrazione fitta di segni di Claudio D'Angelo (1938-2011) e la sua grande passione per la musica jazz, suonando la chitarra e il basso per una vita, raccontano le sue composizioni dai ritmi sincopati, attraversate da interferenze improvvise.
Dominano il nero e il bianco, con il primo a svanire nel secondo, uno spazio indefinito al passare degli anni.