Tre artisti presentano un lavoro fotografico che si allontana dalla tradizionale rappresentazione del reale: Paolo Ventura (1968) crea dei veri e propri set per scattare le sue fotografie di personaggi e ambienti indefiniti e utilizza gli scatti anche come supporto pittorico; Davide Tranchina (1972) si avvale di tecniche off-camera e Fabio Sandri (1964) usa la carta fotosensibile per produrre una serie di immagini ricavate tratteggiando il disegno che emerge dalla carta grazie alla luce puntata su di essa.